La secca si estende al largo della costa nord est dell’isola ed inizia ad appena 3 m. sotto il pelo dell’acqua. Le immersioni più belle sono quelle lungo le pareti di ponente. Dirigendosi verso Nord/Ovest, in prossimità del limite del cappello a una profondità di circa 10 metri, si incontra una parete che digrada fino ad una trentina di metri.
Lasciata la parete alle spalle, si giunge sopra il “relitto” di Ustica: una nave commerciale che, nel 2005, si è incagliata sulla Secca della Colombara.
Per gli amanti dei pesci, in una sola immersione, è possibile vedere molte cernie, grossi dotti di 40 chili, ricciole, dentici, saraghi giganteschi, aragoste e infine grossi banchi di barracuda mediterranei che nuotano in spirale. Anche gli sparidi hanno i loro rappresentanti in quest’angolo di paradiso marino con la presenza dei saraghi, soprattutto saraghi fasciati e saraghi pizzuti. Non mancano coreografiche gorgonie rosse, che aprono i loro ventagli sia lungo la parete oltre i 35 m di profondità, sia sui banchi di roccia chiamati "panettoni" che punteggiano il fondo.
Proseguendo in direzione Ovest-Nord/Ovest oltre il pianoro, ci si ritrova in acque libere di fronte ad una meravigliosa parete verticale. Questa porzione della Secca della Colombara ospita un ricchissimo popolamento sciafilo caratterizzato dal colore arancione delle madrepore arancioni che, in contrasto con il blu delle acque profonde, offrono uno spettacolo mozzafiato.
Tenendosi a una profondità di circa 25 metri e costeggiando la parete si possono incontrare innumerevoli specie animali e vegetali. Si può, infatti, osservare una ricca comunità di betonica costituita da alghe e popolamenti sciafili. Guardando all'interno di buchi e anfratti è possibile scorgere pesci solitari e murene.
Continuando la risalita pinneggiando verso Est per poi deviare verso Sud, è possibile effettuare la sosta di sicurezza e l’eventuale tappa di decompressione in compagnia di grandi banchi di salpe che brucano tra i popolamenti algali.