Ancorando nella baia dell’Omo Morto, non distante dal porto, si accede ad una delle pareti più belle di Ustica. Sito molto interessante anche per le immersioni notturne, la parete è molto apprezzata per la sua biodiversità e meta costante in tutti i corsi di Biologia Marina.
L’immersione della Falconiera ha inizio da una delle boe di ormeggio posizionate all’interno della baia, su una caduta di massi ricca di anfratti e timidi pesci come gli esemplari delle stelle serpentine.
Giungendo fino alla profondità di 25 metri si giunge nei pressi della grotta della Falconara. Dal fondo sabbioso si innalzano le pareti della grotta, che offrono un meraviglioso spettacolo cambiando cromaticamente, grazie ad alcune specie vegetali e una miriade di specie animali come madreporari, briozoi e colonie di margherita di mare.
La grotta si sviluppa in un cunicolo rettilineo lungo circa 28 metri che termina in una camera con fondo roccioso articolata in strette fessure, frequentate spesso da una grossa cernia bruna.
L’immersione della Falconiera, per via della sua semplicità, è una delle mete più frequentate anche dai subacquei che amano le immersioni notturne, con la grande possibilità di ammirare tantissime specie attive esclusivamente attive durante queste ore. Tra queste, una delle più affascinanti è un’attinia che esibisce sembianze diverse a seconda che sia giorno o notte. Durante il giorno, quest’antozoo è inattivo, mentre di notte si manifesta in tutta la sua bellezza: il corpo è allungato, cosparso di ghiandole scure, con la porzione apicale caratterizzata da lunghi tentacoli.
Il tutto viene arricchito, dallo spettacolo del faro illuminato che si erge sopra la falesia.